Tre regali Di Natale
A Natale di solito nasce Gesù, in questi giorni, invece, è rinato uno che il Natale se lo porta nel nome.
Dopo essere addirittura finito fuori squadra a metà Agosto per via di alcuni comportamenti giudicati “da prima donna” da parte della società, l’attaccante di Napoli è fragorosamente tornato in scena.
Prima, i 34 minuti concessigli da Marino nella disfatta interna contro il Napoli, che gli sono valsi la convocazione in Nazionale. 17 minuti contro i Bleus, poi i 2 regali a Kiev, contro l’Ucraina di Sheva, confezionati con l’aiuto dei milanisti Pirlo e Ambrosiani.
Il terzo regalo, destinato a tutti quelli a cui non sta simpatica – nella maggior parte dei casi per usare un eufemismo – la Vecchia Signora. Al 2’ della ripresa Totò, accanito fan di Gigi D’Alessio con cui ha recentemente dettato, insacca il pallone dell’1-0 alle spalle del suo amico e compagno di Nazionale Gigi Buffon con un preciso colpo di testa su assist di un altro nazionale, under 21 stavolta: Dossena.
Antonio Di Natale, per tutti Totò, nasce a Napoli il 13 ottobre 1977 ed è lì inizia a tirare i primi calci al pallone. Lascia Napoli da ragazzino per andare nel florido vivaio dell’Empoli e seguire la strada di tanti suoi concittadini che avevano già compiuto in passato il medesimo percorso, come l’”aeroplanino” Montella, trasferitosi ad Empoli nel 1990.
Totò, però, non ottiene sin da subito i risultati di Montella, ed è quindi mandato a farsi le ossa nelle serie minori. Per lui, dopo una presenza in B nel 1997, 33 partite e 6 gol in C2 con l’Iperzola. Prova l’avventura in C1, ma dopo sole 4 partite viene rispedito in C2, stavolta al Viareggio dove si guadagna la chiamata dell’Empoli con 12 gol in 25 gare.
Dopo tanto peregrinare, quindi, per Totò l’occasione buona si presenta nel 1999/00. I suoi 6 gol in 25 partite però non bastano per la promozione dell’Empoli, che chiude all’ottavo posto. L’anno successivo Totò è titolare, e l’Empoli sfiora la promozione concludendo al quinto posto anche grazie alle sue 9 reti. La stagione della definitiva esplosione di Di Natale è quella successiva, ossia la 2001/2002. L’Empoli arriva quarto e sale in A grazie soprattutto alla scoppiettante coppia d’attacco formata da lui e Maccarone, 26 gol in due. L’esordio in A avviene il 14 settembre 2002, contro il Como. Totò rende ancor più bello quel giorno segnando la rete del definitivo 0-2 al 15’ del secondo tempo. Sempre nel 2002 arriva anche l’esordio in Nazionale il 20 ottobre, nell’1-1 con la Turchia. In gol per l’Italia va Vieri, che risponde all’1-0 segnato 10 minuti prima dal suo compagno di squadra Emre, ma gli applausi vanno tutti a Totò, per cui spende parole importanti anche il C.T. Trapattoni. La stagione successiva non è delle migliori né per l’Empoli né per Di Natale: per l’attaccante napoletano appena 5 reti, per l’Empoli un 16° posto che significa serie B. Non per Di Natale però, che il 30 agosto passa all’Udinese. A portarlo in Friuli è Pierpaolo Marino, attuale direttore generale del Napoli.
Nel primo anno ad Udine Totò gioca bene e compone assieme a Di Michele e Iaquinta un trio d’attacco da 35 gol che porta i friulani in Champions. In Europa Di Natale si mette in mostra segnando 3 reti al Werder Brema, che però non bastano per il passaggio dei bianconeri agli ottavi. Di Natale non si demoralizza, e va in gol anche in Uefa, contro i francesi del Lens. Segna anche in campionato (8 gol) e in Coppa Italia, risultando l’unico italiano ad essere andato in rete in tutte e quattro le competizioni. Ritorno in doppia cifra nella scorsa stagione, inutile però per l’Udinese, salva e senza sogni europei.
Totò, però, ha dimostrato di volersi far valere anche in Europa: i 2 gol all’Ucraina sono un chiaro segnale a Donadoni in vista dell’Europeo.
Totò, però, non ottiene sin da subito i risultati di Montella, ed è quindi mandato a farsi le ossa nelle serie minori. Per lui, dopo una presenza in B nel 1997, 33 partite e 6 gol in C2 con l’Iperzola. Prova l’avventura in C1, ma dopo sole 4 partite viene rispedito in C2, stavolta al Viareggio dove si guadagna la chiamata dell’Empoli con 12 gol in 25 gare.
Dopo tanto peregrinare, quindi, per Totò l’occasione buona si presenta nel 1999/00. I suoi 6 gol in 25 partite però non bastano per la promozione dell’Empoli, che chiude all’ottavo posto. L’anno successivo Totò è titolare, e l’Empoli sfiora la promozione concludendo al quinto posto anche grazie alle sue 9 reti. La stagione della definitiva esplosione di Di Natale è quella successiva, ossia la 2001/2002. L’Empoli arriva quarto e sale in A grazie soprattutto alla scoppiettante coppia d’attacco formata da lui e Maccarone, 26 gol in due. L’esordio in A avviene il 14 settembre 2002, contro il Como. Totò rende ancor più bello quel giorno segnando la rete del definitivo 0-2 al 15’ del secondo tempo. Sempre nel 2002 arriva anche l’esordio in Nazionale il 20 ottobre, nell’1-1 con la Turchia. In gol per l’Italia va Vieri, che risponde all’1-0 segnato 10 minuti prima dal suo compagno di squadra Emre, ma gli applausi vanno tutti a Totò, per cui spende parole importanti anche il C.T. Trapattoni. La stagione successiva non è delle migliori né per l’Empoli né per Di Natale: per l’attaccante napoletano appena 5 reti, per l’Empoli un 16° posto che significa serie B. Non per Di Natale però, che il 30 agosto passa all’Udinese. A portarlo in Friuli è Pierpaolo Marino, attuale direttore generale del Napoli.
Nel primo anno ad Udine Totò gioca bene e compone assieme a Di Michele e Iaquinta un trio d’attacco da 35 gol che porta i friulani in Champions. In Europa Di Natale si mette in mostra segnando 3 reti al Werder Brema, che però non bastano per il passaggio dei bianconeri agli ottavi. Di Natale non si demoralizza, e va in gol anche in Uefa, contro i francesi del Lens. Segna anche in campionato (8 gol) e in Coppa Italia, risultando l’unico italiano ad essere andato in rete in tutte e quattro le competizioni. Ritorno in doppia cifra nella scorsa stagione, inutile però per l’Udinese, salva e senza sogni europei.
Totò, però, ha dimostrato di volersi far valere anche in Europa: i 2 gol all’Ucraina sono un chiaro segnale a Donadoni in vista dell’Europeo.
Antonio Giusto
Fonte: SportBeat
2 commenti:
fortissimo
superrrrrrrr
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