La prima doppelpack di Toni

E finalmente è arrivata! Di cosa sto parlando? Della prima doppietta di Luca Toni - per i bavaresi, ormai, Tori, sfruttando un gioco di parole con la parola “tor”, che significa “gol”, e il nome dell’attaccante di Pavullo -, ovvio. Per il fidanzato della splendida Marta Cecchetto, questi sono i primi 2 gol in una stessa partita, visto che i precedenti 6 erano arrivati senza accompagnatori, come invece avvenuto contro il Norimberga, quando Toni è stato bravo prima a sfruttare una disattenzione di Blazek su una punizione di Hamit Altintop, poi a insaccare in rete un corner di Zé Roberto, sbucando all’improvviso – “come un fantasma”, direbbe Gerd Müller, che ha paragonato Toni al sé stesso dei tempi d’oro - nell’area del Club, come viene soprannominato il Norimberga in Germania.
Luca Toni, emiliano di Pavullo del Frignano, in provincia di Modena, nasce il 26 maggio 1977. Mamma Valeria fa la bidella, papà Gianfranco l’imbianchino.
Il piccolo Luca inizia nel Serramazzoni, la squadra della sua città, ma si trasferisce poi al Modena, dove l’ex juventino Celsinho ha un’intuizione che farà la fortuna dello Sportivo dell’Anno 2006: Toni diventa attaccante, abbandonando il vecchio ruolo di centrocampista. Da attaccante compie la trafile delle giovanili dei canarini, con cui esordisce in C1 nel 94/95. Resta a Modena anche nella stagione successiva, segnando 5 gol e facendosi notare dall’Empoli, che lo acquista, salvo poi fargli giocare appena tre partite (condite comunque da un gol).
Toni torna quindi in C1, per rilanciarsi dopo la negativa esperienza in B. Con la Fiorenzuola, però, un’altra stagione negativa, chiusa con appena 2 reti all’attivo.
Si trasferisce allora alla Lodigiani, terza squadra di Roma. Con Guido Attardi (defunto il 5 settembre 2002), da lui stesso definito «il primo a credere realmente nelle mie qualità». Sotto la guida del tecnico aquilano Toni segna 15 gol, che gli valgono la chiama del Treviso, dove cambia la serie, ma non il risultato: il suo bottino a fine stagione parla di 15 gol, che gli fruttano la chiamata del Vicenza di Guidolin (con cui non avrà un rapporto felice), in serie A.
Il sogno di Luca si avvera il primo ottobre 2000: Milan – Vicenza 2-0. Quell’anno Toni segnerà 9 gol, inutili, però, per salvare il Vicenza, che retrocede.
Stagione 2001/02, settima squadra in sette anni per Toni: il Brescia. Con le rondinelle arrivano 13 reti al primo anno, tante per merito del Divin Codino. Toni si ferma a Brescia un’altra stagione, ma questo non gli porta bene: un grave infortunio al ginocchio ne ritarda l’esplosione, che avviene a Palermo, in B, nella stagione successiva.
Con i rosanero segna 30 gol in 43 partite, contribuendo alla promozione e stabilendo un record, il primo di una lunga serie. Nella stagione successiva si ferma a Palermo, con esiti contrari a quelli di Brescia: 20 gol, grande campionato preannunciato, in un certo senso, da Lippi, che lo chiama per Islanda – Italia e ne fa una delle pietre miliari della squadra che, nel luglio di due anni dopo, vincerà il mondiale.
A Palermo però Toni ha delle incomprensioni con il vulcanico Zamparini, che non si fa problemi a mandarlo via, in cambio di 10 milioni di euro, però.
La nuova destinazione di Toni e Furmini, come verrà soprannominato dai tifosi della Viola è, per l'appunto, Firenze. In viola Luca tocca picchi altissimi in classifica marcatori, arrivando a 31 gol, -2 dal record assoluto di Angelillo, evincendo la Scarpa d’Oro. Non è però questo il premio più importante vinto da Luca in quella stagione: a luglio arriverà anche la coppa del mondo, a cui lui contribuira in maniera decisiva, segnando anche 2 gol all’Ucraina nei quarti di finale.
A settembre, però, è tempo di rivestirsi di viola, che però porta sfortuna: qualche infortunio e “appena” (per lui) 16 reti. Al termine della stagione è tempo di lasciare Firenze, per onorare la tradizione che non lo vuole mai in una stessa squadra per più di due anni.
Ad accaparrarselo è il Bayern, che offre 11 milioni alla Fiorentina e un contratto principesco a lui, che accetta immediatamente. In Baviera, dove è orma diventato Luca Tori (della spiegazione leggete sopra), il centravanti di Pavullo del Frignano è a 8 reti in 8 partite, e assieme al trio dei sogni composto da Ribéry e Klose sta guidando il Bayern verso uno Schale, che sarebbe il primo per Luca Toni, che pare già sicuro.
Antonio Giusto
Fonte: SportBeat
2 commenti:
grande Toni, 6 sempre nei nostri cuori!!!!
Una rondinella
fortee
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