Il crollo di Dida. E del Milan.
Novantunesimo minuto di Celtic – Milan. I campioni d’Europa hanno appena subito da McDonald (che di nome fa Scott, non Ronald) la rete del 2-1 che li condanna alla sconfitta. Un “imbecille”, come è stato definito dai media (che si pronuncia “media”, non “midia”, perché deriva dal latino) entra in campo e tira un buffetto a Dida. Il portiere brasiliano rincorre l’invasore per due metri, poi, d’improvviso, si accascia al suolo. Arrivano i soccorsi, e Dida esce dal campo il barella, salvo poi rientrare poco dopo in ottimo stato.
Ecco, il crollo di Dida è l’immagine del Milan attuale. Campione, anzi, Supercampione d’Europa, ma sconfitto da Palermo e Celtic, mica Real Madrid e Barcellona. Dal primo settembre, dopo le due vittorie in casa di un Genoa appena tornato in A dopo 12 anni (e proposto da Gasperini con una folle difesa a 3) e di un Siviglia che definire “scosso” per la morte di Puerta è poco, i rossoneri hanno vinto solo in un’occasione: contro il Benfica di un Rui Costa agli sgoccioli e di un Cardozo incapace di buttare il pallone in rete da mezzo metro. Vittoria giunta per mano di un Pirlo, in campo per caso dopo i fastidi accusati nei match di qualificazione agli europei contro Francia e Ucraina, autore di una magnifica punizione (Caressa la chiama “la maledetta”) e di un altrettanto magnifico assist per un Pippo Inzaghi pronto — in quell’occasione, non contro il Catania — ad insaccare il pallone in rete.
Da allora due pari, preceduti da altrettante “X” contro Fiorentina e Siena, e due sconfitte contro il Palermo e il Celtic.
L’araba fenice, tanto declamata da un Galliani (che si starà strappando i capelli che non ha, in questo momento) stenta a risorgere dalle proprie ceneri, e si rifugia in spiegazioni che sanno di scuese, come quella di Ancelotti - «Io preferisco ripartire dalla buona prova di Glasgow senza drammatizzare: le cose non possono che migliorare. La partita è stata molto combattuta, vissuta sul piano fisico e non su quello tecnico. Sono soddisfatto perché abbiamo concesso poco, in pratica solo su calcio d’angolo. Il Celtic in casa si trasforma, diventa molto pericoloso» le parole del tecnico emiliano – e sceneggiate, come quelle di Dida.
Dida che, dopo aver dimostrato un notevole regresso, sta ormai tornando ai livelli della notte del 19 settembre 2000. Non ricordate? Piccolo aiutino: Lee Bowyer. Ancora nulla? Leeds – Milan 1-0, rossoneri fuori dalla Coppa Uefa. Dopo quella terrificante papera per Dida l’unica soluzione fu espatriare, passando i due anni successivi al Corinthians, in Brasile. Chissà che non sia la soluzione buona anche per questa occasione.
Antonio Giusto
Fonte: SportBeat
1 commento:
i portieri brasiliani fanno ride
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