venerdì 31 agosto 2007

Sorteggio Champions League

Gruppo A
Liverpool
Porto
Marsiglia
Besiktas

GRUPPO B
Chelsea
Valencia
Schalke 04
Rosenborg

GRUPPO C
Real Madrid
Werder Brema
Lazio
Olympiacos

GRUPPO D
Milan
Benfica
Celtic
Shakhtar Donetsk

GRUPPO E
Barcellona
Lione
Stoccarda
Glasgow Rangers

GRUPPO F
Manchester United
Roma
Sporting Lisbona
Dinamo Kiev

GRUPPO G
Inter
Psv Eindhoven
Cska Mosca
Fenerbahce

GRUPPO H
Arsenal
Siviglia/Aek Atene
Steaua Bucarest
Slavia Praga

giovedì 30 agosto 2007

Vergogna? A chi?

Ieri sera, alla fine del Gamper, un mio amico juventino mi ha inviato un SMS intitolato "Vergogna". Ebbene, per cosa? Ecco, adesso un breve elenco chi deve vergognarsi, cercando di limitare al minimo il mio interismo.



GLI ORGANIZZATORI DEL GAMPER Non lo dico perché abbiamo perso o motivi simili, ma per la data di questa partita: il 29 agosto. Ovvero tre giorni dopo l'ultimo impegno e tre giorni prima del prossimo, in ottica nerazzurra. Se il Rijkaard mandava in campo Henry, Messi, Ronaldinho, Eto'o, Toure e compagnia, non si sa con quale coraggio dopo lo 0-0 con il Racing e in vista del match contro il Bilbao al Camp Nou; l'Inter si presentava con 7 primavera su 20 convocati, ovvero il 35%. Tra i convocati i nomi di spicco non erano quelli di Ibrahimovic e Stankovic, bensì quelli di Adriano, capitano (non la prima volta per lui, signor Caressa) e Solari. Ovvio che non ci potesse essere partita.

I GIORNALISTI CHE DOMANDANO SE E' STATA UN'OCCASIONE PER CONOSCERE UNA POSSIBILE AVVERSARIA IN CHAMPIONS Un telecronista di Sky ha domandato a Mancini se questa potesse essere stata una buona occasione per studiare una futura avversaria di Champions. La cosa, in sé, sarebbe anche sensata, se non fosse che entrambe le squadre erano senza pressioni e l'Inter, addirittura, senza titolari.

I MILANISTI Inizio a scrivere da questo trafiletto, perché è quello che mi lascia più sdegnato e, in vista della SuperCoppa di sabato, mi fa anche paura. Ebbene, un anno fa alcuni tifosi (?) del Milan inneggiarono contro Facchetti, da poco deceduto. Il rischio, grande, grandissimo, è che quei quattro pseudo-tifosi ripetano il gesto, anzi, il verso, in occasione della partita contro il Siviglia, che ha da poco perso Antonio Puerta. Speriamo che non accada, ma, se così non dovesse essere, penso che le sanzioni da parte dell'Uefa saranno esemplari.

IL BARCELLONA Hanno umiliato l'Inter facendo giocare, e stancare, i titolari. Hanno pagato molto caro: Eto'o fuori due mesi, rottura parziale del tendine del retto anteriore della coscia destra per lui. Chi ci ha perso di più? L'Inter, umiliata in mondovisione con in campo Filippini e Balotelli (con tutto il rispetto per loro, che in futuro di rispetto ne avranno davvero tanto) o il Barça, che ha sì vinto, ma ha perso Eto'o e fino a novembre dovrà scordarsi i Fantastici 4?

Ah, ci tenevo a precisare che questo non è lo sfogo di un interista arrabbiato, bensì perplesso dalla data dell'evento: finché si gioca, come contro il Manchester United, il 1° agosto per ritrovare la condizione è sempre bello affrontare una grande squadra, ma se si deve giocare a fine agosto in mezzo a due impegni di campionato l'utilità di questa partita scende a 0.

martedì 28 agosto 2007

Addio Antonio


Antonio Puerta ci ha lasciati. Per lui, colpito da una serie di infarti durante il match del suo Siviglia con il Getafe, non c'è stato nulla da fare. Ricordiamolo come nella foto sopra, felice dopo un gol.
Per la cronaca Aek Atene-Siviglia è stata rinviata, come probabilmente accadrà anche con la gara di SuperCoppa Europea contro il Milan.

lunedì 27 agosto 2007

Pelé all'Inter

La notizia era nell'aria da qualche giorno, adesso finalmente è arrivata l'ufficialità, come riportato sul sito di Record.




Ecco due righe su di lui:

Pelé, nato a Porto il 14 settembre 1987, è ufficialmente un giocatore dell'Inter. Per lui, che ha militato in Benfica, Boavista e, in ultimo, nel Vitoria Guimarães, è la prima vera occasione in un grande club, visto che al Benfica era rimasto solo sei mesi nel 2005/06 per via di alcuni problemi di ambientamento che lo spinsero a tornare a giocare al nord.

Il suo soprannome gli fu affibbiato, per via del tocco di palla e per la rapidità, ad appena sei anni, dall'allenatore del Boavista.

E' un centrocampista dotato di piedi buoni e corsa, predilige giocare sul centro-destra.

Ai mondiali di categoria si è messo in mostra, non riuscendo purtroppo ad andare a segno.

Di lui Mancini, in tono sarcastico, ha detto «speriamo sia come quello vero». Non sarà come quello vero, anche per via della differente posizione in campo, però può diventare, sempre per restare in tema Inter, il nuovo Vieira.

Per me, che l'ho notato qualche tempo fa, è una bella soddisfazione vederlo in maglia nerazzurra. Certo, sarebbe stato bello vederci anche Diego e Kakà, e sarebbe ancora più bello vederci la mia ultima scoperta Chrisantus, che formerebbe un tandem d'attacco fantastico con Super Mario Balotelli.

Baldini, vergogna



Baldini assesta un calcio nel culo (scusate il termine, ma è il più adatto) a Mimmo Di Carlo. Direi che non ci sono altre parole da aggiungere.

domenica 26 agosto 2007

Bundesliga - 3.spieltag

Il Bochum, 4 punti nelle prime due partite, attende l'Amburgo, a punteggio pieno, al Ruhrstadion. Sugli spalti 30.000 persone, 4.000 giunte da Amburgo, distante 350 km, per incitare la propria squadra.
Parte bene il Bochum, che domina la prima parte di gara, senza però mai rendersi pericoloso. La prima vera occasione, al 34mo minuto, è di Mohamed Zidan, che, dopo aver saltato tre avversari, preferisce concludere anziché servire van der Vaart libero davanti alla porta.
Il vantaggio del Bochum arriva alla fine del primo tempo: rimessa in gioco di Bönig per Dabrowski, che crossa per Epalle, anticipato da de Jong che lascia la palla a centro area, su cui il più lesto ad avventarsi è Stanislav Šesták, 15 reti nella scorsa stagione con l'MŠK Žilina, già due quest'anno con il Bochum. E' il primo gol subito dall'Amburgo in questa stagione dopo 577 minuti di imbattibilità.
Nella ripresa l'Amburgo è più motivato, ma il Bochum continua a far male in contropiede. L'azione più importante arriva al 52', quando Bönig, lanciato da Bechmann, calcia su Rost. Al 60mo l'espulsione di Kompany, reo di un'entrataccia ai danni di Bechmann, cambia il match. Huub Stevens, infischiandosene dell'inferiorità numerica, arretra de Jong in difesa e sostituisce Zidan, al suo posto Ivica Olić. La sostanza, però, non cambia, con il Bochum che si difende bene e riparte con suo temibile contropiede. Stevens, allora, inserisce anche il peruviano Guerrero al posto di Romeo Castelen.
All'82' anche Marcel Koller effettua un cambio: fuori capitan Zdebel, esausto, e dentro Daniel Imhof. 19 secondi dopo Imhof esulta: ha segnato il 2-0 con un gran destro da fuori area. Il match sembra chiuso, ma non lo è, perché all'86' Pfertzel stende Jarolim, per Weiner è rigore, puntualmente trasformato da van der Vaart. Lo stesso Weiner concede 3 minuti di recupero, una rarità per i fischietti tedeschi, che però diventano 5, in seguito all'infortunio di Mieciel, lussazione alla spalla per lui. Gli sforzi dell'Amburgo, però, si rivelano vani, e il Bochum può esultare.

ALTRE PARTITE

Bielefeld - Hertha 2:0 (0:0)
L'Arminia Bielefeld batte l'Herta Berlino con le reti di Masmanidis e del polacco Wichniarek, al terzo centro stagionale. Per gli uomini di Middendorp si tratta del secondo successo stagionale, che gli consente di portarsi al secondo posto, assieme al Bochum.

Nürnberg - Bremen 0:1 (0:0)
Il Werder espugna il Max Morlock Stadion con una rete dell'austriaco Martin Harnik a 20 minuti dalla fine.

Stuttgart - Duisburg 1:0 (1:0)
I campioni in carica dello Stoccarda conquistano il primo successo stagionale, dopo la sconfitta con l'Herta e il pareggio con lo Schalke, grazie ad un gol di Mario Gomez al 35° minuto del primo tempo.

Bayern - Hannover 3:0 (1:0)
Terzo successo in 3 partite per il Bayern, terzo gol di Luca Toni, poi costretto ad uscire per un indolenzimento muscolare che comunque gli permetterà di essere in campo alla Nordbank Arena nel big match della quarta giornata con l'Amburgo. Gli altri due gol dei bavaresi, in superiorità numerica dal 45' per via dell'eslulsione di Lala, portano la firma di van Bommel e Altintop.

Leverkusen - Karlsruhe 3:0 (3:0)
Il Leverkusen liquida la pratica-Karlsruher in 35 minuti, il tempo di segnre tre reti con Franz, Friedrich e Gekas, capocannoniere dello scorso campionato.

Dortmund - Cottbus 3:0 (1:0)
Prima vittoriae primi punti in campionato per il Borussia Dortmund, che si sbarazza dell'Engergie Cottbus grazie ad un gol di Kringe e alla doppieta di Klimovicz, primi due centri in campionato per lui.

26.08.07
Wolfsburg - Schalke
Frankfurt - Rostock

sabato 25 agosto 2007

Primi!


Primi! Sarà anche un bel sogno di fine estate, ma è magnifico essere primi in classifica anche se per poche ore. Be', questi sono i commenti da Bochumer, sotto una cronaca più approfondita (e imparziale) del match.

Il Bochum, 4 punti nelle prime due partite, attende l'Amburgo, a punteggio pieno, al Ruhrstadion. Sugli spalti 30.000 persone, 4.000 giunte da Amburgo, distante 350 km, per incitare la propria squadra.
Parte bene il Bochum, che domina la prima parte di gara, senza però mai rendersi pericoloso. La prima vera occasione, al 34mo minuto, è di Mohamed Zidan, che, dopo aver saltato tre avversari, preferisce concludere anziché servire van der Vaart libero davanti alla porta.
Il vantaggio del Bochum arriva alla fine del primo tempo: rimessa in gioco di Bönig per Dabrowski, che crossa per Epalle, anticipato da de Jong che lascia la palla a centro area, su cui il più lesto ad avventarsi è Stanislav Šesták, 15 reti nella scorsa stagione con l'MŠK Žilina, già due quest'anno con il Bochum. E' il primo gol subito dall'Amburgo in questa stagione dopo 577 minuti di imbattibilità.
Nella ripresa l'Amburgo è più motivato, ma il Bochum continua a far male in contropiede. L'azione più importante arriva al 52', quando Bönig, lanciato da Bechmann, calcia su Rost. Al 60mo l'espulsione di Kompany, reo di un'entrataccia ai danni di Bechmann, cambia il match. Huub Stevens, infischiandosene dell'inferiorità numerica, arretra de Jong in difesa e sostituisce Zidan, al suo posto Ivica Olić. La sostanza, però, non cambia, con il Bochum che si difende bene e riparte con suo temibile contropiede. Stevens, allora, inserisce anche il peruviano Guerrero al posto di Romeo Castelen.
All'82' anche Marcel Koller effettua un cambio: fuori capitan Zdebel, esausto, e dentro Daniel Imhof. 19 secondi dopo Imhof esulta: ha segnato il 2-0 con un gran destro da fuori area. Il match sembra chiuso, ma non lo è, perché all'86' Pfertzel stende Jarolim, per Weiner è rigore, puntualmente trasformato da van der Vaart. Lo stesso Weiner concede 3 minuti di recupero, una rarità per i fischietti tedeschi, che però diventano 5, in seguito all'infortunio di Mieciel, lussazione alla spalla per lui. Gli sforzi dell'Amburgo, però, si rivelano vani, e il Bochum può esultare.

mercoledì 22 agosto 2007

Chrisantus è bravo davvero


Ne avevo già parlato bene nel recap di Nigeria-Francia, ma, come ovvio quando si vedono giocatori di quest'età, avevo il (lecito) dubbio di aver visto, magari, l'unica partita buona di quel ragazzone con la pelle color dell'ebano. Macauley, però, continua ad avvalorare la mia tesi: oggi, infatti, ha segnato 2 gol al Giappone.
Certo, forse è un po' presto per per considerarlo un campione, però il centravanti nato il 20 agosto 1990 non so bene dove (cercando con Google non ho trovato nulla, ho visto solo che il recap di Nigeria-Francia 2-1 nel quale lui è nominato è nella prima pagina trovata inserendo "Macauley Chrisantus" nell'apposito riquadro) e militante nell'Abuja ha tutti i numeri per diventarlo.
Non so esattamente cosa esprima questo post, se la frustrazione perché, probabilmente, non arriverà mai in Italia oppure semplicemente la voglia di lasciare una traccia per poter dire, tra qualche anno, «Avete visto quel gran centravanti che è Chrisantus? Sapete, io lo notai a 17 anni non ancora compiuti».

Addio Eddie


L'ex giocatore dei Minnesota Timberwolves è deceduto venerdì notte scontrandosi contro un treno dopo aver ignorato uno stop. Il corpo è stato riconosciuto solo nella serata di martedì grazie alle impronte dentali.
R.I.P.

martedì 21 agosto 2007

Presentazione della Serie A 2007/08

Il 25 Agosto con Lazio-Torino alle ore 18 inizia la Serie A 2007/08. Si riparte con il ritorno di tre grandi neopromosse: Juve, Napoli e Genoa, l'Inter campione d'Italia rinforzata dall'acquisto di Suazo e Chivu e il Milan, campione d'Europa, di Pato, che però potrà scendere in campo solo a partire dal 2 Gennaio. Ci saranno anche la Samp di Cassano, Montella, Caracciolo, Bellucci e, sopratutto, Walter Mazzari; la Lazio di Delio Rossi, che parteciperà alla Champions League; la Fiorentina dei giovani, che da 2 anni si qualifica per la Champions sul campo ma che viene esclusa a causa di Moggiopoli; l'Udinese del formidabile trio d'attacco Floro Flores - Quagliarella - Di Natale; il Palermo di Miccoli e Amauri e l'ambizioso Torino di Cairo. A lottare per la salvezza saranno il Livorno di Spinelli, privo di Lucarelli, emigrato in Ucraina, ma con tante scommesse come Tavano e Tristan; il Catania, che potrà finalmente tornare a giocare al Massimino; la Reggina dell'esordiente Ficcadenti; il Cagliari, orfano di Suazo che punta tutto sul duo d'attacco Macri - Acquafresca; l'Empoli di Gigi Cagni, che dopo la miracolosa scorsa stagione culminata con il piazzamento-Uefa tornerà a lottare per non retrocedere in B e il Siena di Mandorlini, tornato in A dopo due anni trascorsi tra Bologna e Padova.
Ecco a voi l'analisi completa delle 20 squadre:

ATALANTA
Per sostituire Colantuno, passato al Palermo assieme a Migliaccio, Ruggeri ha chiamato a Bergamo Gigi Del Neri, retrocesso con il Chievo la scorsa stagione. Acquisti di punta quelli di Antonio Langella, prelevato dal Cagliari, Floccari, dal Messina, e De Ascentis, dal Torino. Molte cessioni, le più importanti quelle di Ventola e Calderoni, che, dopo aver rotto con gli orobici ha scelto Treviso. A sostituirlo è stato chiamato l'ex portiere di Ascoli e Piacenza Ferdinando Coppola. A fargli da secondo sarà Forsyth, portiere peruviano prelevato dall'Alianza Lima e tutto da scoprire. Il modulo passerà dal 4-3-2-1 di Colantuno al classico 4-4-2 di Del Neri, che spesso si tramuterà 4-4-1-1 per permettere a Doni di giocare tra le linee.
Probabile formazione: (4-4-1-1) Coppola; Rivalta (Adriano), Talamonti, Carrozzieri, Bellini; Ferreira Pinto, De Ascentis, Tissone, Langella (Padoin); Doni; Zampagna (Floccari).

CAGLIARI
Sul mercato il Cagliari ha perso Suazo, ma nell'operazione con l'Inter ha guadagnato Robert Acquafresca, 11 gol in 43 partite la scorsa stagione con il Treviso. Con lui in attacco ci sarà un altro esordiente nella massima serie: Alessandro Matri, ex primavera Milan e autore di 4 gol in 28 partite nella scorsa stagione al Rimini. Pronto a togliere il posto ad uno dei due Joaquin Larrivey, ex Huràcan soprannominato "El Bati" in patria. Il vero colpo della campagna acquisti è però Pasquale Foggia, che arriva dalla Reggina e partirà dalla fascia destra con licenza di accentrarsi nel 4-4-2 del suo mentore Giampaolo.
Probabile formazione: (4-4-2) Fortin (Marroucco); Ferri, Lopez, Bianco, Del Grosso; Foggia, Conti, Parola, Fini; Acquafresca, Matri (Larrivey).

CATANIA
Sostituito Marino con Baldini, il Catania cercherà di salvarsi anche in questa stagione. Sul mercato sono stati persi due attaccanti: Rossini, destinazione Livorno, e Corona, sceso in B al Mantova. Queste le uniche due cessioni di un certo valore. Anche gli acquisti non sono stati molti, adatti però al 4-2-3-1 di Baldini che vedrà in Spinesi, 17 reti nell'ultima stagione, il suo terminale offensivo, con a supporto Caserta, Mascara e Jorge Martinez, prelevato dal Nacional di Montevideo. Curioso cambio in porta: fuori rosa Armando Pantanelli, 68 gol subiti nell'ultima stagione, e in campo Albano Bizzarri, prelevato dal Gimnàstic de Tarragona con cui è retrocesso nell'ultima stagione, segno che al catania non importa molto di subire gol.
Probabile formazione: (4-2-3-1) Bizzarri; Silvestri, Terlizzi, Stovini, Vargas; Baiocco, Giacomo Tedesco; Caserta, Mascara, Martinez; Spinesi.

EMPOLI
Dopo la scorsa, entusiasmante stagione nella quale gli Azzurri hanno raggiunto l'Europa, ad Empoli dovranno tornare a lottare per la salvezza. Per farlo sono arrivati dalla Juventus i baby Marchisio e Giovinco, 41 anni in due. Acquistato anche Giacomazzi dal Lecce per sostituire Almiron, ceduto alla Juve. L'unico di loro che dovrebbe essere titolare nel 4-4-1-1 di Cagni, che all'occorrenza può tramutarsi in 4-2-3-1, dovrebbe essere l'uruguagio. Unica nota stonata Pratali: il difensore rifiuta di allenarsi perché vuole essere ceduto e la società non pare intenzionata ad accontentarlo.
Probabile formazione: (4-4-1-1) Bassi; Raggi, Adani, Marzoratti, Tosto; Buscè, Giacomazzi, Moro, Antonini; Vannucchi; Saudati.

FIORENTINA
Dopo due stagione terminate al terzo posto sul campo senza però poter partecipare alla Champions a causa di Calciopoli, i Viola, finalmente senza penalizzazioni, cercheranno di raggiungere l'Europa che conta. Per "combattere" su trea fronti la rosa è stata infoltita da molti giovani e un "anziano" in cerca di riscatto: Bobo Vieri. Corvino ha preso Balzaretti, dalla Juve, che farà concorrenza a Manuel Pasqual sulla fascia sinistra (anche se "Balza" può giocare anche sulla fascia opposta); Vanden Borre dall'Anderlecht, destinato a far rifiatare capitan Ujfaluši in attesa della definitiva esplosione; a centrocampo sono arrivati Semioli, dal Chievo, per spingere a destra, e Lupoli, svincolatosi dall'Arsenal, per la fascia sinistra. Purtroppo, però, "The Wolf", come era soprannominato in Inghilterra, non si è ambientato alla Viola e sembra destinato ad essere ceduto in prestito. Oltra a questi laterali sono arrivati anche due ceki: Ondřej Mazuch, difensore e finalista nel recente Mondiale Under 20 disputato in Canada, e Jan Hable, capitano della Nazionale ceka under 19 costato 800,000 euro. Oltre a loro è arrivato anche Bobo Vieri, il cui compito sarà quello di fare da "chioccia" a Giampaolo Pazzini, finalmente promosso titolare.
Probabile formazione: (4-4-2) Frey; Ujfalusi, Gamberini, Dainelli, Pasqual; Semioli, Montolivo, Donadel, Santana; Mutu, Pazzini.

GENOA
Il Grifone, tornato in A dopo 12 anni, dovrà lottare duro per restarci. Gasperini, deciso ad adottare il 3-4-3 anche in Serie A dovrà fare i conti con una difesa non proprio stellare, nella quale Bovo ha sostituito Crìscito e si è affiancato a De Rosa e Bega, confermati dopo l'ultima stagione. Difesa che sarà protetta dalla coppa Milanetto-Paro, non proprio due incontristi. L'ex tecnico del Crotone può pero consolarsi con l'attacco: Papa Waigo, Borriello, Di Vaio (che dovrebbero essere i titolari), Gasparetto e Figueroa sono in grado di segnare 35/40 gol.
Probabile formazione: (3-4-3) Rubinho; Bega (Santos), De Rosa, Bovo; M. Rossi, Milanetto, Paro, Fabiano; Papa Waigo, Borriello, Di Vaio.

INTER
È la squadra più forte e sa di esserlo. Gli acquisti di Chivu e Suazo le hanno dato quello che ancora le mancava, ovvero uno dei migliori difensori del mondo da affiancare ad uno che del mondo è campione - Marco Materazzi - per formare una coppia insuperabile, e il patner ideale per Ibrahimovic. Il mancato addio di Figo e gli acquisti Jimenez, acquistato proprio per sostituire il portoghese in futuro, e Rivas, difensore colombiano soprannominato "Tyson" sono ulteriori migliorie. La rosa è stata comunque sfoltita con le cessioni di Carini, Choutos, il ritorno di Mariano Gonzalez al Palermo (che lo ha poi girato al Porto) e la cessione per 7,5 milioni di euro di Grosso (costato solo 5,5 milioni di euro all'Inter) al Lione. L'unico rischio a cui va incontro Mancini è che l'eccessiva abbondanza di campioni possa creare qualche problema, ma dopo l'ultima stagione in cui Samuel ha accettato di buon grado di fare il quarto difensore e Adriano non ha fatto storie per via dello scarso utilizzo, sembra che il Mancio non corra rischi.
Probabile formazione: (4-3-1-2) Jùlio César; Maicon, Materazzi, Chivu, Maxwell; Vieira, Cambiasso, J. Zanetti; Stankovic; Ibrahimovic, Suazo.

JUVENTUS
Il ritorno in Serie A della Vecchia Signora dopo una stagione (la prima) in B doveva per forza portare con sé molti nuovi acquisti, e così è stato. Oltre ad aver trattenuto tutti i big sono arrivati sotto la Mole Tiago Cardoso Mendes, dal Lione, costato 13 milioni di euro e destinato a far coppia con l'altro grande acquisto di Madama: Sergio Bernardo Almirón, prelevato dall'Empoli per 9 milioni. Oltre a loro sono arrivati Jorge Manuel Almeida Gomes de Andrade, per tutti, più semplicemente, Jorge Andrade, difensore centrale della nazionale portoghese nella quale vanta 46 presenze e tre gol, dal Deportivo la Coruña; Zdeněk Grygera, altro difensore, prelevato a parametro zero dall'Ajax; Mimmo Crìscito, rientrato dal prestito al Genoa; Nocerino, anche lui di ritorno da un prestito in B, al Piacenza; il campione del mondo Vincenzo Iaquinta e Hasan "Brazzo" Salihamidžić, bosniaco, prelevato dal Bayern di Monaco.
Probabile formazione: (4-4-2) Buffon, Grygera, Andrade, Crìscito, Chiellini; Camoranesi, Tiago (Nocerino/C. Zanetti), Almiron, Nedved; Del Piero (Iaquinta), Trezeguet.

LAZIO
Carrizo si allontana sempre più a causa di problemi con i documenti. E' presumibile che, in caso di mancato arrivo del portiere del River, la Lazio si tuffi su Amelia o Andujar per sostituire Peruzzi. Lotito, oltre a cercare un nuovo portiere ha acquistato anche due esterni: Lionel Scaloni, prelevato dal Racing di Santander, terzino destro, e Aleksandar Kolarov, soprannominato "Roberto Carlos serbo", dall'Ofk Belgrado. Oltre a loro si sono vestiti di biancoceleste Meghni e Del Nero, provenienti dalla B. Sul fronte cessioni nulla di importante.
Probabile formazione: (4-3-1-2) Ballotta; Scaloni, Stendardo, Zauri, Kolarov; Behrami (Mudingayi), Ledesma, Mutarelli; Mauri; Rocchi, Pandev.

LIVORNO
Perso Lucarelli, la società ha fatto diverse scommesse sul fronte offensivo: Ciccio Tavano, 2 gol nella scorsa stagione, alla ricerca di riscatto, come Diego Tristán - a secco lo scorso anno al Maiorca - e Vikash Dhorasoo. Altra scommessa sul fronte offensivo è Fausto Rossini, 22 gol in 11 anni di carriera. Oltra lui per l'attacco sono arrivati anche Volpe, dal Ravenna e Diamanti dal Prato, all'esordio in A, come Nico Pulzetti, centrocampista prelevato dal Verona. E', per fortuna dei tifosi amaranto, arrivato anche dell'usato sicuro: Giannichedda ed Emanuele Filippini, che si ricongiunge al gemello.
Probabile formazione: (4-4-2) Amelia (De Lucia); Grandoni, Knezevic, Galante, Pasquale; A. Filippini, Giannichedda, Pulzetti, E. Filippini; Tristán, Tavano.

MILAN
Campioni d'Europa in carica, i rossoneri devono dimostrare il loro valore anche nei patrii confini. Per fare questo la società ha ritenuto sufficiente l'acquisto di Pato, che però potrà giocare gare ufficiali solo a partire da gennaio. I rossoneri avranno però, a differenza della scorsa stagione, zero punti di penalità e Oddo, Nesta e Ronaldo dall'inizio del campionato. L'unico punto debole, però, resta la difesa: l'addio di Costacurta è stato compensato dagli arrivi di Ba e Digao, non esattamente all'altezza della situazione.
Probabile formazione: (4-3-1-2) Dida; Oddo, Nesta, Maldini (Kaladze), Jankulovsi; Gattuso, Pirlo, Seedorf; Kakà; Ronaldo, Gilardino.

NAPOLI
In occasione del Trofeo Moretti il presidente De Laurentiis ha promesso tre arrivi, dei quali, però, ancora non si vede ombra. In compenso la rosa è rimasta quella della promozione con l'aggiunta di alcuni innesti adeguati, come "El Loco" Lavezzi e il giovane Hamsik, senza dimenticare l'ex parmense Contini, per rinfoltire la difesa, e l'uruguaiano Gargano. Alla squadra, però, manca ancora qualcosa per puntare all'Europa, come sogna il pubblico, e se i tre nuovi acquisti non dovessero esserci il Napoli si ritroverà a lottare per non tornare in B.
Probabile formazione: (3-5-2) Iezzo; P. Cannavaro, Contini, Domizzi; Grava, Hamsik, Gargano, Bogliacino, Savini; Calaiò, Lavezzi.

PALERMO
Il mercato ha portato Colantuono e Miccoli, oltre a Migliaccio e Jankovic, serbo messosi in luce con il Maiorca nella scorsa stagione. La partenza di Corini però è stato un duro colpo per tutto l'ambiente. Partito Corini la fascia di capitano spetterà al campione del mondo Barzagli, a cui sarà affidato il compito di guidare la difesa, dove farà coppia con Rinaudo, arrivato dal Siena. A centrocampo i due neoacquisti dovrebbero partire titolari, assieme a Diana e Guana. In attacco, il miglior reparto dei rosanero, sarà guerra aperta per i due posti tra Miccoli, Amauri e Cavani.
Probabile formazione: (4-4-2) Fontana; Zaccardo, Barzagli, Rinaudo, Pizan; Diana, Migliaccio, Guana, Jankovic; Miccoli, Amauri.

PARMA
Il Parma dell'esordiente Di Carlo e dell'ambizioso presidente Gherardini, punta ad una salvezza più tranquilla di quella dello scorso anno. Per raggiungerla sono arrivati Damiano Zenoni e Falcone per rinforzare la difesa e Morrone per il centrocampo. In attacco, invece, spazio a Reginaldo, che ha lasciato Firenze alla ricerca di un posto da titolare, e Budan. Certo, l'addio di Rossi farà male, come quello del capitano Grella del resto. Però la squadra ha le carte in regola per salvarsi, e sta a Di Carlo riuscire nell'impresa.
Probabile formazione: (4-4-2) Bucci; D. Zenoni, Falcone, Couto, Castellini; Gasbarroni, Dessena, Morrone (Cigarini), Pisanu (Morfeo); Reginaldo, Budan.

REGGINA
Dopo la miracolosa salvezza della scorsa stagione la Reggina riparte senza i "pezzi da 90", ovvero Bianchi, Foggia, Giacomo Tedesco e Mesto e con tanti giovani vogliosi di dimostrarsi all'altezza della serie A. Tra i quali c'è anche un "anziano": Ciccio Cozza, di ritorno dalla brutta esperienza al Siena. Cambiati otto undicesimi della formazione titolare della scorsa stagione la Reggina, che in panchina avrà Ficcadenti, un esordiente in serie A, dovrà cercare di ripetere il miracolo avvenuto la scorsa stagione, sperando che i tanti giovani esplodano.
Probabile formazione: (4-3-3) Campagnolo; M. Garcia, Valdez, Aronica, Modesto; Barreto, Halfredsson, Coscione; Amoruso, Joelson, Cozza.

ROMA
Sul mercato è stato perso Chivu, passato ad una diretta concorrente come l'Inter. Per sostituirlo è arrivato Juan, 27enne centrale brasiliano, dal Bayer Leverkusen. Oltre a lui sono arrivati anche Giuly ed Esposito per dare riposo a Mancini e Taddei, iperimpiegati nella scorsa stagione. Anche per il centrocampo due innesti: Barusso, dal Rimini, e Brighi, rientrato dal prestito al Chievo. L'obiettivo è un piazzamento che consenta l'accesso diretto alla Champions, ma potrebbe anche rivelarsi la vera rivale dell'Inter se non dovessero esserci ulteriori problemi con gli infortuni.
Probabile formazione: (4-2-3-1) Doni; Panucci, Mexes, Juan, Tonetto; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta, Mancini; Totti.

SAMPDORIA
Perso Novellino, che ha scelto il Toro di Cairo, è arrivato Walter Mazzarri, che ha già conquistato l'accesso alla Coppa Uefa. Oltre al nuovo allenatore Garrone ha acquistato oltre 10 giocatori, tra cui spiccano i colpi in attacco: Caracciolo, Bellucci, Montella e Cassano, che non dovranno far rimpiangere l'addio di Quagliarella. Potenzialmente possono segnare anche 50 gol in quattro, starà a Walter Mazzarri farli convivere nel suo classico 3-4-2-1, che vedrà l'inserimento di uno tra Campagnaro e Lucchini (in vantaggio l'ex empolese) in difesa.
Probabile formazione: (3-4-2-1) Castellazzi; Lucchini (Campagnaro), Sala, Accardi; Maggio, Palombo, Volpi, Pieri; Montella, Cassano; Caracciolo.

SIENA
Rivoluzione in difesa: via Gastaldello, Molinaro e Rinaudo, sostituiti da Loria, Grimi ed Alessandro Lucarelli. Oltre a loro è arrivato dallo Slavia Praga il 31enne centrocampista Lukáš Jarolím, che si giocherà un posto a centrocampo con il romeno Paul Codrea. Centrocampo nel quale è stato inserito il baby De Ceglie, dalla Juve. Il vero azzardo di Mandorlini sarà però l'attacco: Chiesa, Maccarone e Frick insieme potrebbero essere una piacevolissima sorpresa, ma potrebbero anche rivelarsi un clamoroso flop.
Probabile formazione: (4-3-3) Manninger; Bertotto, Loria, Portanova, Grimi; Vergassola, Codrea (Jarolim), De Ceglie; Maccarone, Chiesa, Frick.

TORINO
Sereni, Natali, Lanna, Corini, Grella, Ventola e Di Michele (dalla nona giornata) sono acquisti che valgono l'Europa. Aggiungeteci Walter Novellino, arrivato dalla Samp, e capirete che l'obiettivo di Cairo è l'Europa. Certo, c'è il rischio di una partenza al rallentatore come nella scorsa stagione per via dei tanti nuovi acquisti, ma quest'anno Novellino non è stato chiamato tre giorni prima dell'inizio del campionato come accadde a Zaccheroni.
Probabile formazione: (4-4-2) Sereni; Comotto, Natali, Di Loreto, Lanna; Rosina, Corini, Grella (Barone), Lazetic; Ventola, Di Michele (Bjelanovic).

UDINESE
Super tridente per sognare l'Europa. Questo il titolo del campionato dell'Udinese. Gli arrivi di Quagliarella e Floro Flores, da affiancare a Totò Di Natale per comporre un trio di scugnizzi da 30 gol. Da aggiungere anche Pepe, l'anno scorso al Cagliari e impaziente di trovare spazio. Per la porta, al posto di De Sanctis è arrivato Samir Handanovic, e per la fascia destra, dalla Reggina, ecco Giandomenico Mesto. A centrocampo, dall'Ascoli, l'ucraino Viktor Boudianski. Certo, gli addii dello stesso De Sanctis, Iaquinta, Muntari e Natali peseranno, ma i loro sostituti non li faranno rimpiangere.
Probabile formazione: (4-3-3) Handanovic; Mesto, Zapata, Felipe, Dossena; Pinzi, Boudianski, D'Agostino; Quagliarella, Floro Flores, Di Natale.

Loghi: Lega-Calcio.it

domenica 19 agosto 2007

Danke Tommy


Nel giorno della sconfitta dell'Inter in Supercoppa mi dà consolazione Tommy Bechmann, attaccante del Bochum autore di una doppietta contro il Cottbus, per giunta in trasferta! Per Tommy (a secco nella scorsa Bundesliga) è già il terzo gol stagionale, dopo quello segnato al Werder nella prima giornata.
Adesso il Bochum è a quota quattro in classifica, in zona Uefa! Illusione di inizio campionato? Non direi: in Bundes può accadere di tutto e di più. E comunque DANKE TOMMY!

Nigeria-Francia 2-1

NIGERIA-FRANCIA 2-1
Macauley CHRISANTUS (NGA) 15', Henri SAIVET (FRA) 51', Rabiu IBRAHIM (NGA) 64'



Nella prima gara del gruppo D si affrontano le due squadre finaliste dell'edizione 2001 disputata in Trinidad e Tobago. Quella volta vinse la Francia con un secco 3-0. Nel girone eliminatorio (quella volta fu il B) la prima gara fu proprio Nigeria-Francia, terminata 2-1 per gli africani dopo che il primo tempo si era concluso sull'1-0 per loro, proprio come oggi. Quel 14 settembre per la Nigeria segnarono Karimu Shaibu nel primo tempo e Victor Okechukwu nella ripresa, dopo il momentaneo pareggio di Sinama-Pongolle, attualmente in forza al Recreativo Huelva, in Spagna.
Quest'anno il copione è stato lo stesso: le Super Aquile si portano in vantaggio al 15° del primo tempo con un destro da pochi passi di Macauley Chrisantus, abile ad avventarsi sulla corta respinta di Joris Delle, portiere tranalpino. Il match, dopo il gol di Chrisantus, resta però saldamente nelle mani dei giocatori in maglia verde, che perdono proprio l'autore del gol al 39' del primo tempo, sostituito dall'allenatore Tella. Al suo posto entra il centrocampista Fabiyi. La Francia azzarda una timida reazione, ma gli sforzi si rivelano inutili e si va al riposo sull'1-0 per la Nigeria.
La Francia torna in campo più motivata e con Ndiaye al posto di Camara. I risultati arrivano presto: al 51° Saivet segna direttamente su calcio di punizione. La Nigeria allora torna all'attacco inserendo, al 6o', il senza squadra Akinsola, classe 1991, al posto di Saheed Fabiyi, subentrato a sua volta a Chrisantus al 37° minuto del primo tempo. Quattro minuti dopo la Nigeria torna in vantaggio con un sinistro da fuori area, deviato, di Rabiu Ibrahim, classe '91, a detta di molti il nuovo Jay-Jay Okocha. La Francia prova il tutto per tutto nel finale, inserendo Acapandie e Riviere, due attaccanti, al posto di Mvila e Le Tallec, due centrocampisti. Sforzi che però si rivelano nulli, visto che il risultato rimane sul 2-1 fino al fischio finale, arrivato al 95', di Thomson.
La Francia perde la gara d'esordio 2-1 con la Nigeria, proprio come nel 2001. Buon segno?

sabato 18 agosto 2007

Il Bayern passeggia sulle acque del Weser


Il Bayern è troppo forte per non vincere questo campionato. Questo il verdetto che emerge dal 4-0 rifilato ai Grün-Weißen (biancoverdi) a casa loro, dove i bavaresi non vincevano dal 2 ottobre 2004.
Il tema principale del prepartita è il ritorno di Miro Klose al Weser Stadion. Prima del match foto di rito con Klaus Allofs, GM del Werder, e ricezione di fiori e di un quandro per il capocannoniere dell'ultimo mondiale.
Alle 15:30, però, tutti in campo. La prima azione degna di nota è il fallaccio del brasiliano Naldo proprio ai danni di Miroslav Klose, fischiato dai suoi ex tifosi. Il Bayern in avvio gioca meglio, e i giocatori del Werder non risparmaniano gli interventi duri. La svolta del match arriva al minuto numero 31: pallone filtrante per Luca Toni, che non aggancia ed è costretto ad allargarsi. Per rientrare e calciare Toni punta il finlandese Petri Pasanen, che lo stende. Merk non ha dubbi e concede la massima punizione. Dal dischetto va Franck Ribéry, che segna con un mezzo pallonetto che spiazza Wiese il suo primo gol in Bundes. Si arriva al riposo sull'1-0 per i Bavaresi, in dominio del match.
Si torna in campo alle 16:33 con una variazione nel Bayern: fuori Klose, infortunato, e dentro Hamit Altintop. Cambiano gli uomini e la formazione ma non cambia l'esito: al 51° minuto il Bayern raddoppia con Luca Toni, servito proprio dal neoentrato Altintop. Sul 2-0 Schaaf prova a cambiare qualcosa togliendo Vranjes e Almeida e inserendo Carlos Alberto e Schindler, prodotto del vivaio.
I cambi di Schaaf si rivelano però inutili, visto che il Bayern continua a dominare e al 79' Toni ricambia il favore ad Altintop, che segna il 3-0 che chiude la partita pochi minuti dopo la rovesciata di Diego che aveva provato a riprirla.
Alla quarta rete ci pensa Ottl, entrato da pochissimo al posto di van Bommel, che segna un grandissimo gol con sinistro da oltre 20 metri che si infila nell'angolino alto alla sinistra di Wiese.
Il Werder è battuto, e la trionfale marcia del Bayern Monaco può proseguire senza intoppi.

TABELLINO

Werder Bremen
Wiese - Pasanen, Mertesacker, Naldo, C. Schulz - Baumann - Vranjes (61. Carlos Alberto), D. Jensen - Diego - Sanogo, Hugo Almeida (61. Schindler)
Trainer: Schaaf
Bayern München
Kahn - Lell, Lucio, Demichelis, Lahm - van Bommel (82. Ottl), Zé Roberto - Ribery, Schweinsteiger - Toni (89. Wagner), Klose (46. Hamit Altintop)
Trainer: Hitzfeld

ALTRE PARTITE

Karlsruher SC : Hannover 96 1:2 (1:0)
Dopo l'impresa della prima giornata il Karlsrhuer si arrende alla rimonta dell'Hannover, che replica al vantaggio iniziale del KSC firmato da Franz al 37° con le reti di Hanke e Balitsch.

FC Schalke 04 : Borussia Dortmund 4:1 (2:0)
I Knappen si prendono una piccola rivincita sui gialloneri - che l'anno scorso gli tolsero il titolo alla penultima giornata - nel derby della Ruhr. In gol per i "Minatori" Bordon, Pander, Asamoah e Kuranyi. Il gol della bandiera del BVB porta la firma di Valdez.

Hertha BSC : VfB Stuttgart 3:1 (0:1)
Lo Stoccarda campione in carica perde a Berlino, dopo essere stato in vantaggio, e resta a quota uno in classifica. L'illusorio 0-1 porta la firma di Hitzlsperger, i gol della Vecchia Signora sono stati siglati invece da Chahed, Fathi e dal nigeriano Solomon Okoronkwo.

Arminia Bielefeld : Eintracht Frankfurt 2:2 (0:0)
L'Arminia Bielefeld si porta al secondo posto in classifica con 4 punti in 2 partite grazie a questo 2-2 con l'Eintracht. In gol per l'Arminia Kucera e Wichniarek. Il pareggio degli ospiti, arrivato negli ultimi 3 minuti, porta la firma di Meier e Russ.

Hansa Rostock : 1. FC Nürnberg 1:2 (0:2)
Dopo la clamorosa débâcle in casa contro il KSC il Norimberga torna alla vittoria in casa di un'altra neopromossa: l'Hansa Rostock, liquidata in 9 minuti con le reti di Galasek e Kluge. Inutile la rete dell'1-2 di Orestes.

MSV Duisburg : VfL Wolfsburg 1:3 (0:1)
Si riscatta anche il Wolfsburg di un ispiratissimo Marcelinho contro il Duisburg. Gli ospiti si portano sul 3-0 con un gol di Marcelinho e due assist dello stesso brasiliano per Madlung e Radu. Il gol dell'Hansa, segnato da Lavric, arriva troppo tardi per poter riaprire la partita.

Hamburger SV : Bayer Leverkusen 1:0 (0:0)
L'Amburgo batte il Leverkusen 1-0 con un rigore di Rafa van der Vaart, prossimo al trasferimento al Valencia (con la cui maglia ha anche posato per Marca) ma regolarmente in campo contro le "Aspirine".

Energie Cottbus : VfL Bochum 1:2 (0:2)
Il Bochum batte 2-1 l'Energie e si porta a 4 punti in classifica. Decisiva la doppietta di Tommy Bechmann, al terzo gol stagionale. La rete della speranza per i Lausitzer porta la firma di Skela.

«Preferisco la puttana di tua sorella», ecco cosa disse Materazzi a Zizou

«Preferisco la puttana di tua sorella», ecco la frase che Marco Materazzi pronunciò a Zinedine Zidane al 18° minuto dell'epilogo del mondiale 2006. A svelarlo è lo stesso Materazzi in un'intervista a Tv, sorrisi e canzoni.

Io, personalmente, non me la sento di dar ragione a nessuno dei due. Però l'errore più grosso lo ha commesso Zizou: reagire in quel modo ad un insulto, quando si è su un campo di calcio, è inammissibile, figuriamoci durante l'ultima partita della propria carriera, che, tra l'altro, è anche una finale mondiale. Maleducato Materazzi (che rispondeva ad una provocazione di Zizou, tra l'altro), pollo Zidane.

E poi, a Zinedine, cosa costava seguire il consiglio di Pelé, che in un'intervista di qualche anno fa affermò «quando i difensori avversari mi insultavano a causa del colore della mia pelle io reagivo facendo ipotesi sull'occupazione delle loro madri, non avrei mai reagito con un cazzotto» (anche se capitò, e fece anche male, ma questa è un'altra storia...) ?

giovedì 16 agosto 2007

Le due facce dei Pompey


Sopra Sol Campbell, sotto Sulley Muntari.

CAMPBELL «Sarei onorato di tornare in nazionale, anche per una sola partita». Parole di un 30enne che ha indossato la maglia della nazionale solo una volta 10 anni prima? No, parole di Sulzeer Jeremiah Campbell, per tutti, semplicemente Sol. La Roccia, come è soprannominato Campbell, non gioca in Nazionale - dove ha esordito 18 maggio 1996 in un vittorioso 3-0 sull'Ungheria e con cui ha collezionato 69 presenze ed un gol - dal giugno 2006, 2-2 contro la Svezia ai Mondiali. Per lui la Nazionale è un onore, per Totti (dopo avergli sentito dire «Manchester è più importante di Berlino» ci si poteva aspettare di tutto, anche che dicesse «Avrei preferito che i risultati di Manchester e Berlino di scambiassero») e Nesta un onere.

ESPULSIONI Sulley Muntari si presenta al pubblico del Fratton Park con un cartellino rosso. Non un novità per l'ex centrocampista dell'Udinese, espulso 3 volte nella stagione scorsa. Per sua fortuna a fargli compagnia nel tabellino alla voce "espulsi" è arrivato pochi minuti dopo Cristiano Ronaldo - colpevole di non si sa bene cosa nei confronti di non si sa bene chi - per la gioia di Muntari, del Portsmouth, del Chelsea e di Manchester City, Tottenham e Sunderland, prossime avversarie dei Red Devils contro cui il portoghese sarà squalificato.

MAN UTD Il Manchester, dopo i soli due punti conquistati in due partite e l'imminente derby contro i rivali cittadini del City, rischierebbe di trovarsi a meno 7 dagli uomini di Mourinho se dovessero perdere il derby e il Chelsea dovesse battere il Liverpool ad Anfield. Non penso fossero in molti a pensare che «il Manchester più forte mai allenato da Ferguson», come o ha definito Harry Redknapp, allenatore del Portsmouth, potesse trovarsi a -4 dai Blues dopo sole due giornate di Premier.

SEOL O SEUL? Ieri, durante la telecronaca, Nicola Roggero chiama «Seul» Seol Ki-Hyeon, giocatore sud coreano del Reading. La pronuncia era uguale a quella di Seoul o Seul, la capitale della Corea del Sud, che però è scritta in modo diverso. Si tratta di parole scritte in modo diverso ma che si pronunciano allo stesso modo come ad esempio «hate» (odio) e «eight» (otto) oppure si tratta di un errore del telecronista? Chi sa, parli. Anzi, commenti.

CHELSEA Da segnalare innanzitutto l'educazione di Shaun Wright-Phillips, figlio adottivo dell'ex centravanti dell'Arsenal Ian Wright, 128 gol con i Gunners. Tornando a Shaun: dopo aver ricevuto il pallone da un raccattapalle gli ha detto «thank you», ovvero «grazie». (Molti) Altri giocatori, probabilmente, avrebbero gridato al malcapitato raccattapalle «pass, motherfucker!», di cui vi risparmio la traduzione. Complimenti Shaun.
Restando sempre in tema Chelsea da segnalare anche l'orrida maglia indossata ieri sera dai Blues, nella quale anche il logo era giallo fluorescente.

mercoledì 15 agosto 2007

Trofeo Tim, ovvero la pagliacciata estiva più importante dell'anno






ADDIO GUIDO L'immagine di apertura è dedicata all'unico momento serio di questo inutile triangolare voluto dagli sponsor: il minuto di silenzio dedicato a Guido Susini, team manager nerazzurro ed ex addetto stampa del Milan deceduto sabato 11 agosto. La formazione nerazzurra che adesso è in cielo (comprendente, tra gli altri, Facchetti, Benito "Veleno" Lorenzi, Angelo Moratti, Meazza, Herrera e, purtroppo, tanti altri) si arricchisce di un grandissimo elemento. Addio Guido.

INTER VINCITRICE L'Inter - che si presentava con questi 22 giocatori per far riposare i titolari in vista dell'imminente impegno in Supercoppa contro la Roma, fortunatamente non costretta a partecipare a questa pagliacciata - vince il Trofeo Tim per la quinta volta su sette edizioni grazie ad una vittoria ai rigori contro la Juventus e un'altra vittoria, arrivata però nei 45' regolamentari, contro il Milan. Nello scontro tra rossoneri e bianconeri hanno prevalso i primi 1-0 grazie a un gol di Alberto Gilardino. Da segnalare il gol di Recoba in Milan-Inter, secondo alcuni l'ultimo in maglia nerazzurra del talento (?) uruguagio in forza all'Inter dall'estate del 1997. Peccato che Recoba segni a maggio/giugno «l'ultimo gol in maglia nerazzurra» da almeno tre/quattro anni.

GOURCUFF NUOVO ZIDANE «Non sono il nuovo Zidane, non paragonatemi a lui», parole di Yoann Gourcuff. Qualcuno se le ricorda? Bruno Longhi no di certo. Ieri, durante Milan-Inter il francesino è stato definito «il nuovo Zidane» almeno due volte dal telecronista di Casorate Primo.
Vogliamo ricordare altri esempi di nuovi campioni? I nuovi Maradona si sprecano: da Ortega, finito sia come calciatore, come uomo più o meno allo stesso punto, a Messi, il più recente e il più somigliante (fisicamente e non solo) al Pibe de Oro. Si passa per Andrés D'Alessandro, stellina del River in Argentina transitato in Europa al Wolfsburg e al Portsmouth prima di approdare al Saragozza, dove ha incontrato un altro «nuovo Maradona»: Pablo "el Payasso" (il pagliaccio) Aimar. Il più celebrato, ultimamente, è stato però Juan Romàn Riquelme, altro caso di «nuovo Maradona» che non ha rispettato le attese.
Casi analoghi con Pelé: Pélé, del Vitoria Guimarães si chiama così perché il suo allenatore ai tempi delle giovanili del Boavista lo chiamò così. Altro caso di «nuovo Pelé» è Robson de Souza, in arte Robinho.

PRONUNCE Ieri, durante il Trofeo Tim c'è stata un po' (sì, come no) di confusione sulle pronunce dei cognomi dei giocatori. Ivan Fatić è diventato «Ivan Fatic», salvo poi tornare Ivan Fatić. Willy Aubameyang, nato a Parigi da genitori del Gabon, ha oscillato per tutta la partita tra «Aubameyang» e «Obameyang». Per fortuna Seedorf è sempre stato chiamato «Seedorf», senza arrivare a «Sidorf» o «Zeedorf». Dubbi anche sulla pronuncia di Filkor, con qualche indecisione tra «Fìlkor» e «Filkòr».

FATIČ: SLOVENO O MONTENEGRINO? «Sta per entrare il nazionale sloveno Ivan Fatić» «Fatić, calciatore montenegrino». Chi ha ragione tra Monica Vanali, ieri bordocampista ed autrice del primo intervento, e Bruno Longhi, autore del secondo? Per una volta ci ha azzeccato Longhi: Fatić, infatti, è nato il 21 agosto 1988 a Pljevlja, cittadina montenegrina.



Sia chiaro che la seconda parte di questo post non è un rimprovero ai telecroniti di Mediaset (e poi io non sono nessuno per farlo), bensì solo una segnalazione degli errori fatti durante la telecronaca. Mi pare giusto sottolinearlo visto che queste sono le uniche partite di calcio a cui può assistere chi non ha Sky e/o Mediaset Premium e certi errori in telecronaca andrebbero evitati.

martedì 14 agosto 2007

Adriano punto e a capo

«Spero di farne tanti, magari una ventina» risponde Adriano a un giornalista che gli chiede quanti gol pensa di fare la prossima stagione. Lui, che un tempo era anche "l'incredibile Hulk", sa di non avere più scuse. Adriano, che già tante volte aveva dimostrato di poter tornare il giocatore di un tempo (neanche troppo lontano: un anno e mezzo fa) adesso deve dimostrare di meritare il posto in squadra, da titolare, in coppia con Ibra. La domanda, ovvia, è: "tornerà Imperatore?". Direttore, potrebbe anche darmi un parere su http://calcio-ita.blogspot.com/, il mio blog?

Antonio Giusto


Adrianuzzo nostro confessa di sentirsi cambiato, dice di aver risolto i suoi problemi, pretende insomma credito. E l'Inter non può non darglielo. Ha un ingaggio da 4 milioni e mezzo di euro e almeno 20 milioni di valutazione: chi se lo piglia? L'unico interessato, ovvero Capello, dalla panca passerà alla telecronaca. Morale? Di qui al 2010 (scadenza contrattuale) la questione del brasiliano si riproporrà, con quali sbocchi extra-interisti è molto difficile anche solo immaginarlo. Di certo al momento attorno a lui il mercato è in assoluta bonaccia. Si rimbocchi i calzettoni: parte buon quinto dopo Crespo, Ibra, Suazo e Cruz. Certo, se riaccendesse la miccia... Il tuo blog è fresco, vivace e godibile. Bravo.


Fonte: Guerin Sportivo


E grazie a tutti quelli che visiteranno il blog dopo aver letto il link sul GS.

giovedì 2 agosto 2007

Programma Blog

Oggi sono di passaggio a casa ma sabato riparto per la montagna e torno il 15. Dopo Ferragosto scriverò il preview della prossima stagione di Bundes che conto di terminare entro il 17.
Seguiranno una presentazione delle squadre italiane che parteciperanno alla prossima Serie A e, molto probabilmente, un pezzo di presentazione anche per la Serie C, che ho intenzione di seguire con particolare interesse nella prossima stagione.
Ad inizio settembre due post riguardanti il calciomercato italiano: il primo con i voti alle squadre, il secondo sull'esodo di talenti italiani.

mercoledì 1 agosto 2007

Calendario Serie A 2007/08

I giornata (and. 26/8/2007; rit. 27/1/2008)
Fiorentina-Empoli
Genoa-Milan
Inter-Udinese
Juventus-Livorno
Lazio-Torino
Napoli-Cagliari
Palermo-Roma
Parma-Catania
Reggina-Atalanta
Siena-Sampdoria


II giornata (and. 2/9/2007; rit. 3/2/2008)
Atalanta-Parma
Cagliari-Juventus
Catania-Genoa
Empoli-Inter
Livorno-Palermo
Milan-Fiorentina
Roma-Siena
Sampdoria-Lazio
Torino-Reggina
Udinese-Napoli

III giornata (and. 16/9/2007; rit. 10/2/2008)
Fiorentina-Atalanta
Genoa-Livorno
Inter-Catania
Juventus-Udinese
Lazio-Empoli
Napoli-Sampdoria
Palermo-Torino
Parma-Cagliari
Reggina-Roma
Siena-Milan

IV giornata (and. 23/9/2007; rit. 17/2/2008)
Atalanta-Lazio
Cagliari-Palermo
Catania-Fiorentina
Empoli-Napoli
Livorno-Inter
Milan-Parma
Roma-Juventus
Sampdoria-Genoa
Torino-Siena
Udinese-Reggina

V giornata (and. 26/9/2007; rit. 24/2/2008)
Catania-Empoli
Fiorentina-Roma
Genoa-Udinese
Inter-Sampdoria
Juventus-Reggina
Lazio-Cagliari
Napoli-Livorno
Palermo-Milan
Parma-Torino
Siena-Atalanta

VI giornata (and. 30/9/2007; rit. 27/2/2008)
Cagliari-Siena
Empoli-Palermo
Livorno-Fiorentina
Milan-Catania
Napoli-Genoa
Reggina-Lazio
Roma-Inter
Sampdoria-Atalanta
Torino-Juventus
Udinese-Parma

VII giornata (and. 7/10/2007; rit. 2/3/2008)
Atalanta-Udinese
Catania-Livorno
Fiorentina-Juventus
Genoa-Cagliari
Inter-Napoli
Lazio-Milan
Palermo-Reggina
Parma-Roma
Siena-Empoli
Torino-Sampdoria

VIII giornata (and. 21/10/2007; rit. 9/3/2008)
Atalanta-Torino
Cagliari-Catania
Fiorentina-Siena
Juventus-Genoa
Livorno-Lazio
Milan-Empoli
Reggina-Inter
Roma-Napoli
Sampdoria-Parma
Udinese-Palermo

IX giornata (and. 28/10/2007; rit. 16/3/2008)
Catania-Sampdoria
Empoli-Atalanta
Genoa-Fiorentina
Lazio-Udinese
Milan-Roma
Napoli-Juventus
Palermo-Inter
Parma-Livorno
Siena-Reggina
Torino-Cagliari

X giornata (and. 31/10/2007; rit. 19/3/2008)
Atalanta-Cagliari
Fiorentina-Napoli
Inter-Genoa
Juventus-Empoli
Palermo-Parma
Reggina-Livorno
Roma-Lazio
Sampdoria-Milan
Siena-Catania
Udinese-Torino

XI giornata (and. 4/11/2007; rit. 22/3/2008)
Cagliari-Sampdoria
Catania-Atalanta
Empoli-Roma
Genoa-Palermo
Juventus-Inter
Lazio-Fiorentina
Livorno-Udinese
Milan-Torino
Napoli-Reggina
Parma-Siena

XII giornata (and. 11/11/2007; rit. 30/3/2008)
Atalanta-Milan
Fiorentina-Udinese
Inter-Lazio
Palermo-Napoli
Parma-Juventus
Reggina-Genoa
Roma-Cagliari
Sampdoria-Empoli
Siena-Livorno
Torino-Catania

XIII giornata (and. 25/11/2007; rit. 6/4/2008)
Cagliari-Milan
Empoli-Torino
Genoa-Roma
Inter-Atalanta
Juventus-Palermo
Lazio-Parma
Livorno-Sampdoria
Napoli-Catania
Reggina-Fiorentina
Udinese-Siena

XIV giornata (and. 2/12/2007; rit. 13/4/2008)
Atalanta-Napoli
Cagliari-Livorno
Catania-Palermo
Fiorentina-Inter
Milan-Juventus
Parma-Empoli
Roma-Udinese
Sampdoria-Reggina
Siena-Lazio
Torino-Genoa

XV giornata (and. 9/12/2007; rit. 20/4/2008)
Empoli-Cagliari
Genoa-Siena
Inter-Torino
Juventus-Atalanta
Lazio-Catania
Livorno-Roma
Napoli-Parma
Palermo-Fiorentina
Reggina-Milan
Udinese-Sampdoria

XVI giornata (and. 16/12/2007; rit. 27/4/2008)
Atalanta-Palermo
Cagliari-Inter
Catania-Udinese
Empoli-Genoa
Lazio-Juventus
Milan-Livorno
Parma-Reggina
Sampdoria-Fiorentina
Siena-Napoli
Torino-Roma

XVII giornata (and. 23/12/2007; rit. 4/5/2008)
Fiorentina-Cagliari
Genoa-Parma
Inter-Milan
Juventus-Siena
Livorno-Atalanta
Napoli-Torino
Palermo-Lazio
Reggina-Catania
Roma-Sampdoria
Udinese-Empoli

XVIII giornata (and. 13/1/2008; rit. 11/5/2008)
Atalanta-Roma
Cagliari-Udinese
Catania-Juventus
Empoli-Reggina
Lazio-Genoa
Milan-Napoli
Parma-Fiorentina
Sampdoria-Palermo
Siena-Inter
Torino-Livorno

XIX giornata (and. 20/1/2008; rit. 18/5/2008)
Fiorentina-Torino
Genoa-Atalanta
Inter-Parma
Juventus-Sampdoria
Livorno-Empoli
Napoli-Lazio
Palermo-Siena
Reggina-Cagliari
Roma-Catania
Udinese-Milan